sabato 18 ottobre 2003

Non vorrei dare l'impressione di voler parlare sempre e solo di sport, poiché ho ben altri e molto più interessanti argomenti di cui trattare, il primo dei quali è senz'altro la mia famiglia.


Non mi dilungherò, pertanto, sulla bella vittoria di mercoledì scorso del Genoa (4 a 2 all'Albinoleffe, squadra che, a dispetto del nome semisconosciuto, ha disputato una bella partita, giocando a viso aperto e capitolando solo sul finale, dopo aver recuperato per ben due volte lo svantaggio nei confronti di un grande Grifone!), perché desidero raccontare al mio gradito ospite la mia serata del 17 ottobre con Federico alla festa di compleanno di Matilde.


Matilde, che abita al piano sopra al nostro, ha compiuto tre anni ed ha festeggiato al McDonald's di Via XX Settembre (dirò qualcosa, più avanti, su questa scelta del locale). Appuntamento alle 17, dopo l'ufficio, con Federico accompagnato dal nonno. Sì perché la mamma Monica, in dolce attesa del nostro secondo pargoletto, è pressoché immobilizzata dai dolori alla schiena (legati alla gravidanza).


Esco dall'ufficio alle 16:51, corro verso il McDonald's e mi squilla il cellulare: Fede si è addormentato sulla spalla del nonno nell'autobus, evidentemente stanchissimo (è ormai da un po’ che "salta" il pisolino pomeridiano), ed il nonno decide giustamente di farlo riposare qualche minuto, prolungando il giro in bus.


Dopo un po’ arrivano all'appuntamento, e, con Fede ancora mezzo addormentato, entriamo nel locale. La festa è da poco iniziata, Fede non è molto reattivo all'inizio (e lo comprendo), come al solito non ama l'eccessiva turbolenza degli altri bimbi, ma alla lunga comincia ad attivarsi, soprattutto quando arriva da mangiare.


E qui ci vuole una parentesi: come fa a sopravvivere, e proliferare nel mondo (con successo), una catena di ristorazione che offre cibi di quel genere? Qualcuno, se non molti, potrebbero dissentire, ed anzi sostenere che si tratta di ottimo cibo, ma quel "toast" che ho ordinato per Fede (ed era l'unica opzione che ritenevo accettabile, rispetto ad es. ad un hamburger od a crocchette di pollo fritte), ma sembrava pane di plastica, o giù di lì. Fede l'ha pizzicato un po’, poi l'ha mollato (incredibile!) e si è rifugiato sulla torta, che non era niente di eccezionale, ma almeno si poteva mangiare (!).


Chiudo la parentesi e ritorno al rapporto di Fede con gli altri bimbi. E' ancora difficile farlo giocare con gli altri, preferisce l'autonomia, per questo credo che quando inizierà la scuola materna (speriamo già in gennaio, ma più realisticamente il prossimo anno, a settembre) sarà molto importante per lui.

Per finire, saluti a tutti, tentativo (fallito!) di una foto con la festeggiata (che però non gradiva), giro in bus/funicolare/autobus e rientro a casa. Adesso dorme profondamente, appena chiudo il notebook mi fiondo anch'io nel letto, lasciandovi con una promessa: quanto prima arricchirò il blog con qualche foto!

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