lunedì 13 ottobre 2003

Un week-end sportivamente soddisfacente.


Questo è in sintesi il mio pensiero, dopo la vittoria dell'Italia sull'Azerbaijan (6-0 dagli azzurrini e 4-0 dalla nazionale maggiore), stamattina a Suzuka (GP del Giappone, ultima prova stagionale) la Ferrari ha vinto il suo 13° mondiale costruttori, con Barrichello primo davanti alla McLaren di Hakkinen e con le Williams fuori gioco (Montoya out e R. Schumacker 14°).


Il meritatissimo 8° posto di M. Schumacker (che partiva dalla 14a posizione a causa di una qualifica bagnata dalla pioggia) gli è più che sufficiente per conquistare il suo 6° titolo iridato, il 4° consecutivo con la Ferrari, e per innalzarsi a miglior pilota in assoluto di tutti i tempi (detiene praticamente tutti i record possibili ed immaginabili, con la sola eccezione del nr. di pole position, ancora appannaggio del grande Ayrton).


E passiamo alla Moto GP, dove il ventiquattrenne (!) Valentino Rossi parte dalla pole, stravince sul circuito malese di Sepang, davanti a Sete Gibernau (come lui in sella ad una Honda), e conquista così con due gare d'anticipo il proprio quinto titolo mondiale. Dopo quelli in 125 (1997) ed in 250 (1999), da tre anni nella classe maggiore (era la 500 nel 2001 ed ora Moto GP, con 1.000 cc da "domare" sotto la sella) è sempre lui il migliore. Con buona pace per Biaggi & co.


Infine, un plauso anche al GENOA, che strappa un importante punto (e siamo a 8) in quel di Venezia, pareggiando 2-2 con i lagunari dopo essere stato sotto di 2 reti a zero alla fine del primo tempo. Temperamento e tenacia sembrano tornati sui giocatori che indossano la casacca rossoblu e che sono chiamati a riportare il vecchio grifone alla massima serie, che indubbiamente gli compete.


 

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